La storia di Smemoranda comincia, quasi per gioco, in una cooperativa alla fine degli anni Settanta a Milano; è figlia della creatività di un gruppo di giovani legati al movimento degli studenti capaci di intuire che l’agenda era un reale bisogno “esplosivo” di quella generazione di giovani, protagonisti di grandi fermenti che hanno contribuito a cambiare il nostro Belpaese.
Dalla seconda metà degli anni Ottanta, il diario un po’ libro e un po’ agenda diventa un oggetto di culto del quale, nelle scuole italiane, non puoi farne a meno. Un’icona capace di conquistare, grazie a un successo strepitoso, edizione dopo edizione, partendo da Milano, le giovani generazioni su tutto il territorio nazionale: l’agenda un po’ libro e un po’ diario sulla quale si alternano negli anni, tra gli altri, firme del calibro di: Federico Fellini, Alda Merini, Claudio Bisio, Antonio Albanese, Lorenzo Jovanotti, Fernanda Pivano, Giorgio Gaber, Luciano Ligabue, Roberto Saviano, Don Gallo, Zerocalcare, Checco Zalone, Margherita Hack, Roberto Benigni, Bebe Vio, Lucio Dalla, Alessandro Del Piero, Luciana Littizzetto, Gino Strada, Francesco Totti, Gianna Nannini, Ermal Meta, Nina Zilli, Roberto Saviano, Piero Pelù, tantissimi rapper e trapper…
Nel terzo millennio la svolta radicale e, ceduto il suo ramo d’azienda commerciale, la Cooperativa Smemoranda sceglie di tornare al sociale, di lavorare per sensibilizzare soprattutto i giovani sulla difesa dell’ambiente, della pace e dei diritti umani, per creare spazi di libera espressione e per far lievitare coscienza critica soprattutto fra le giovani generazioni. La Cooperativa diventa quindi Fondazione, una nuova struttura organizzativa in continuità con quei valori e contenuti che hanno originato e caratterizzato da sempre la nostra vita.
Ieri attraverso le pagine del diario e dell’agenda, oggi nel paese con un’attività non profit della FONDAZIONE SMEMORANDA per dare vita a nuovi emozionanti progetti socio-culturali.