Azione Smemo
In quasi quaranta lunghi anni il nostro progetto culturale e commerciale Smemoranda è riuscito a realizzare obiettivi incredibili e a cementare attorno alla leggendaria Smemo atti, fatti e persone meravigliose che insieme a noi hanno percorso una strada lunga e faticosa, ma tante volte entusiasmante: siamo così diventati un’icona per intere generazioni di giovani, e non solo…
E noi vogliamo continuare anche nel terzo millennio a lasciare segni tangibili del nostro passaggio, messaggi di solidarietà diffusi nel territorio mondo, segnali di pace concreti e visibili; una cultura “altra” che speriamo possa rappresentare un piccolo modello diverso e praticabile in controtendenza, magari di stimolo alle nuove generazioni…
La Fondazione raccoglie dalla Cooperativa un’eredità eticamente impegnativa e finanziariamente solida, prodotta da tanti anni di successi e di leadership incontrastata nel mercato delle agende e dei diari scolastici: una solidità che ci permette di guardare al futuro con rinnovate ambizioni socio-culturali.
Il nostro Statuto infatti prevede per la Fondazione la possibilità di realizzare esclusivamente attività sociali di solidarietà diretta, propedeutiche a un progresso sociale e culturale diffuso nel territorio, oltre che d’aiuto alle persone più bisognose della società, poco importa se in Italia, in Europa o nel mondo…
Oggi vogliamo quindi avviare un nuovo percorso di lavoro della Fondazione Smemoranda, ovviamente nel solco di quanto previsto dal suo Statuto, in direzioni diverse e solidali.
Negli ultimi anni la Fondazione ha partecipato attivamente ad alcuni progetti: “Programma Italia di Emergency”, “Vida a Pititinga, Brasile”, “Italia loves Emilia”, “Venti liberi per Libera”, “la Nazionale Comici e Umoristi dei Comedians”, l’impresa sociale SmemoLab, solo per citarne i più significativi.

Una biografia, quasi due...
La storia di Smemoranda comincia, quasi per gioco, in una cooperativa alla fine degli anni Settanta a Milano; è figlia della creatività di un gruppo di giovani legati al movimento degli studenti capaci di intuire che l’agenda era un reale bisogno di quella generazione giovanile in grande fermento.
La storia di Smemoranda inevitabilmente si intreccia fortissimamente con la mia; con Gino & Michele al mio fianco, intuisco il potenziale di un prodotto/progetto editoriale capace di rivoluzionare un mercato, ormai vecchio e stantio, dei diari e delle agende. Il tutto potendo contare su un brand simpatico e accattivante, unico e impossibile da dimenticare, il che ovviamente aiuta e non guasta. Mi licenzio, abbandono l’università e mi dedico a tempo pieno, dall’estate del 1982, a gestire crescita e sviluppo della Smemoranda: in pochi anni l’agenda/diario diventa un mito che, partendo da Milano, è stata capace di conquistare, edizione dopo edizione, le giovani generazioni di tutto il territorio nazionale.
Inevitabilmente la Cooperativa, per non venire travolta dall’inaspettato successo, gestisce lo sviluppo vertiginoso dandosi una struttura organizzativa più solida e professionale, finalmente anche con un distributore nazionale. Siamo nella seconda metà degli anni Ottanta, il diario un po’ libro e un po’ agenda diventa un oggetto di culto del quale, nelle scuole italiane, non puoi farne a meno. Negli anni a venire vanteremo cloni di varia natura, ma le caratteristiche di Smemoranda ancora oggi rimangono uniche: andando controcorrente, contenuti e valori importanti continuiamo ad alternarli alle pagine quadrettate, un’agenda attenta ai cambiamenti del paese, un diario capace di coinvolgere nel suo progetto editoriale persone e personaggi dello spettacolo, della cultura, della solidarietà, dell’informazione e dello sport, tutti anche attenti al sociale: Federico Fellini, Alda Merini, Claudio Bisio, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Fernanda Pivano, Giorgio Gaber, Luciano Ligabue, Roberto Saviano, Don Gallo, Zerocalcare, Checco Zalone, Margherita Hack, Roberto Benigni, Bebe Vio, Lucio Dalla, Alessandro Del Piero, Luciana Littizzetto, Gino Strada, Francesco Totti, Gianna Nannini, Ermal Meta, Nina Zilli e non potevano mancare, nelle ultime edizioni, tantissimi rapper e trapper…
E poi, caratteristica fondamentale di Smemoranda, nelle sue pagine a quadretti ci trovi soprattutto le storie, i sogni e i pensieri di qualche milione di ragazze e ragazzi che hanno scelto, anno dopo anno, la Smemo come compagna di viaggio, l’amica fedele a cui confidare ricordi, segreti, spezzoni della propria vita, da conservare e riguardare con tanta nostalgia, negli anni a venire…
Nel terzo millennio l’ennesima svolta radicale e, ceduto il suo ramo d’azienda commerciale a Gut edizioni, la Cooperativa Smemoranda sceglie di tornare al sociale, di lavorare per sensibilizzare soprattutto i giovani sulla difesa dell’ambiente e dei diritti umani per creare spazi di libera espressione per far lievitare coscienza critica.
La Cooperativa si trasforma in Fondazione, una nuova struttura organizzativa sempre in continuità con quei valori e contenuti che hanno originato e caratterizzato la nostra vita. Prima attraverso le pagine del diario e dell’agenda, adesso nelle città e nelle piazze grazie all’attività non profit della FONDAZIONE SMEMORANDA per finanziare e dare vita a nuovi emozionanti progetti socio-culturali.